lunedì 27 ottobre 2008

E finalmente fu Control


"Love Will Tear Us Apart", ovvero l'amore ci strazierà ancora, ci farà a pezzi.
Questa strofa, nonchè titolo della canzone più celebre dei Joy Division riassume e descrive alla perfezione l'esistenza e la morte prematura di Ian Curtis.

Molti di noi pensano o avranno pensato che Ian Curtis, leader e cantante dei Joy Division, si fosse suicidato in preda alla solita sindrome d'onnipotenza da rock star sotto gli effluvi di alcool e droghe varie. Beh le cause in realtà sono state ben altre e grazie alla pellicola Control sono ormai davanti agli occhi di tutti.

Un vita fuori controllo quella di Ian.
Amante di tutta la scena punk-new wave degli anni 70, di Bowie, Lou Reed, Sex Pistols a circa 20 anni è già sposato e con una figlia.
Ed è proprio la sua situazione sentimentale nonchè la malattia che lo colpì improvvisamente (epilessia) a portarlo in uno stato di totale sofferenza.
L'amore per un altra donna ma contemporaneamente la voglia di restare attaccato ai valori ai quali da sempre credeva, come la famiglia ma soprattutto come l'ideale dell'amore appunto, lo portarono al rifiuto totale della vita, della sua condizione umana.

La sua sensibilità lo bloccò in uno stato di impotenza assoluta, tra l'amore e la famiglia, tra l'essere amante e genitore.
Tutto questo all'età di soli 23 anni, quando appunto si suicidò nella sua casa.

Con questo film Antony Corbijn (affermato e famoso fotografo della scena musicale, ricordiamo sue foto dei Joy Division, Depeche Mode, U2, REM, John Lee Hooker, Brian Ferry, Rolling Stones, Nick Cave e tanti altri), riprendendo la biografia di Ian Curtis scritta dalla stessa moglie del cantante Deborah Curtis, intolata Touching From a Distance, non vuole altro che fotografare, come nessuno meglio di lui sa fare, la vita del cantante che lui stesso frequentò e conobbe in quegli anni.
Una fotografia in bianco e nero, così come la vita di Ian Curtis.
Una vita fuori controllo.


Apro e chiudo una picola parentesi doverosa.
Control, film pluripremiato e osannato dalla critica, esce in Italia con circa un anno di ritardo rispetto agli USA e al resto d'Europa, ma non solo.
Dopo un'attesa di 12 mesi la pellicola esce in sole 9 sale italiane. Un ritardo ed una distribuzione da film di seconda categoria, che confrontata alla diffusione e alla qualità dei film che troviamo nella maggioranza delle nostre sale (da Vanzina in su), mi fa restare di sasso. Forse bisognava spiegare a chi di dovere chi sono stati e cosa rappresentano ora i Joy Division e che il 60-70% delle rock band emergenti provenienti da tutto il mondo e nate negli ultimi 10 anni non si ispirano al buon Vasco.

Di seguito trovate le sale dove vedere Control:

Milano:
Eliseo - Via Torino, 64
Uci Cinemas Bicocca - Viale Sarca, 336
Warner Village Vimercate (MI) - Le Torri Bianche
Roma:
Alcazar - Via Merry del Val, 14
Warner Village Parco dei Medici - Viale Parco De' Medici 135
Torino:
Eliseo - Via Monginevro, 42
Bologna:
Lumiere - Via Azzo Giardino, 65
Pordenone:
Cinemazero - Piazza Maestri del Lavoro, 3
Venezia-Mestre:
Warner Village Marcon - Valecenter, Via Enrico Mattei, Marcon (VE)



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