sabato 28 novembre 2009

Diamo i numeri (4)

The Antlers - Hospice


Album rilevazione, tra i più intensi ed originali del 2009 (lo ritroveremo sicuremente nella counsueta Top Ten 2009 di fine anno). Hospice è un mix di sonorità shoeghaze, noise, dream pop, rock con intuibili richiami ai Portishead, Sigur Ros, Amusement Parks of Fire, fino ad arrivare ai Radiohead di "Ok Computer" (pensate a "Climbing up the walls" per darvi un'idea). Un rock malinconico vietato ai deboli di cuore

Voto: 8

The Flaming Lips - Embryonic


I The Flaming Lips continuano a sfornare album di ottima fattura con una frequenza tipica da major, senza però mai scivolare rilasciando lavori ambigui e forzati. Probabilmente tra i gruppi della scena alternative rock più prolifici degli ultimi anni. Embryonic è in linea se non addirittura superiore ai precedenti lavori.

voto: 7

Pearl Jam - Backspacer


E' tra gli album di Eddie & Co che ho personalmente meno apprezzatto, dalla durata (inferiore ai 40 minuti), ai brani (veramente pochi quelli che lasciano il segno). L'unico brano degno di nota, che riporta a qualche anno fa (Vitalogy, No Code) è Unthought Known.

voto: 5

Peter Bjorn e John - Living Thing


Ascoltare l'ultimo album dei Peter Bjorn and John è come ascoltare il The best of Top of the Pop. Ogni brano potrebbe tranquillamente scalare le classifiche mondiali dei singoli, grazie alla semplicità con la quale riescono ad entrarti in testa già al primo ascolto (potete provare anche voi, fatelo ascoltare ad un amico, ne sarà entusiasta alla prima nota). Alla fine devo ammetterlo, bravi!

voto: 6,5

Julian Plenti - Julian Plenti is Skyscreaper


L'album solista di Julian Plenti, ovvero Paul Banks, voce e mente degli Interpol, non entusiasma ma non delude. Diciamo che le sonorità sono quelle tipiche della band, ma che siamo lontani da "Turn on the bright lights" (capolavoro dei nostri anni) e più vicini a "Our to Love to admire".

Voto: 6,5

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