martedì 8 dicembre 2009

(My) Top 20 albums of the 2000s



Le classifiche lasciano il tempo che trovano, sopratutto quelle musicali. Arte e creatività sono espressioni difficilmente classificabili perchè di fondo soggettive. Eppure tutti amano farlo, io per primo.
Quella che vedete qui è la mia personale classifica degli album che hanno influenzato maggiormente la scena musicale dal 2000 ad oggi ed allo stesso tempo la mia vita dai 24 ai 33 anni.
Alcuni sono album che hanno dato vita a dei nuovi trends musicali, altri invece hanno proseguito un qualcosa nato in precedenza ma arricchemdoli di una nuova linfa vitale, una nuova forza. Altri ancora sono semplicemente dei capolavori. Tutti in un modo o nell'altro fanno parte di me.





1. Arcade Fire - Funeral. Il capolavoro degli anni 2000. Musica allo stato puro. Archi, fiati, pianoforti, chitarre, organi: decine di strumenti accompagnano le voce di Win e Régine dando vita a qualcosa che raramente abbiamo avuto modo di ascoltare.
2. Radiohead - Kid A. Ovvero il nuovo che verrà. Mi piace paragonare il mio primo ascolto di Kid A alla prima volta di un bambino, che appena nato, ascolta i suoni che lo circondano. Avevo all'epoca 24 anni e capii da subito che quell'album avrebbe dato il la a qualcosa di veramente nuovo.
3. Sigur Ros - Agaetis Byrjun. Proprio mentre la chillout spopolava e l'easy listening era il nuovo pop, i Sigur Ros realizzano un album dalle atmosfere surreali ma che di easy ha veramente poco. Siamo di fronte, come per Kid A, ad una musica nuova, mai ascoltata prima di allora.
4. Strokes - Is This It. Ricordo che all'epoca mandai un pezzo a Musica di Repubblica dal titolo "A volte ritornano". Is This It è l'album che diede il la al ritorno della musica rock come non la si ascoltava dagli anni '70. Nulla di nuovo quindi, una rivisitazione dei Velvet Underground se vogliamo in chiave più pop, ma gli Strokes hanno il merito di aver fatto nascere la scena indie rock degli anni 2000. Senza di loro probabilmente non avremmo mai ascoltato centinaia di gruppi nati negli ultimi 10 anni (dai White Stripes in giù).
5. Interpol - Turn on to the bright lights. Come per gli Strokes anche qui vale lo stesso discorso del "a volte ritornano" anche se in maniera più velata. Il merito degli Interpol fu di riprendere la scena più dark dei 70'/'80 (Joy Division) dandogli una nuova linfa vitale facendo leva sopratutto sulla qualità del suono. Un po come se Ian Curtis avesse avuto a disposizione tutta la strumentazione più moderna nel registrare Closer.

6. The Notwist - Neon Golden
7. Radiohead - In Rainbows
8. Tv on The radio - Desperate Youth, Blood Thirsty Babes
9. Goldfrapp - Felt Mountain
10. Lcd Soundsystem - Lcd SoundSystem
11. The Cure - Bloodflowers
12. Bat for Lashes - Fur and Gold
13. Portished - Third
14. Massive Attack - 100th Window
15. Sonic Youth - Murray Street
16. Aphex Twin - Chosen Lords
17. PJ Harvey - Stories from the City, Stories from the Sea
18. Blonde Redhead - Misery is a Butterfly
19. Wild Beasts - Two Dancers
20. Depeche Mode - Sounds of the Universe

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