lunedì 17 novembre 2008

Grace Jones - Hurricane


Si son dette e scritte tante cose sul ritorno di Grace Jones.

I più critici hanno detto che il sound che ritroviamo in Hurricane è vecchio, che per ritenerlo contemporaneo, l'album doveva uscire nella prima metà degli anni 90.
Ma è possibile che una musica o un suono sia vecchio? E' possibile che un artista crei un nuovo lavoro, inedito, ma che lo stesso possa risultare vecchio solo perchè lo si ritiene catalogabile in un genere che ha visto la sua massima popolarità negli anni 90?
Secondo me quello su cui bisogna soffermarsi e focalizzare l'attenzione è invece un'altra cosa, ovvero l'originalità. Nel 2008, che un lavoro possa aver subito delle influense stilistiche, tecniche, etc è molto probabile dato che è stato preceduto da decenni di musica di qualsiasi tipo. E' abbastanza naturale quindi ritrovare delle somiglianze o cercare di assimilare il nuovo lavoro ad uno precedente e magari di grande successo. Se ad esempio dovessimo giudicare negativi tutti quei lavori che "prendono spunto" dagli anni 70, di quella che era la scena rock, dovremmo "censurare" il 95% delle rock band nate negli ultimi 10 anni, dai The Strokes in poi passando dagli Interpol, Editors, Cold War kids e così via (l'elenco sarebbe pressochè infinito).

Quindi solo per il fatto che Hurricane non si rifà a quegli anni, come la maggioranza appunto, ma alla scena trip hop nata agli inizi dei 90, scena che ha visto una così grande popolarità in quegli anni così come una discesa rapida in quelli successivi, fa già del nuovo album di Grace Jones qualcosa che fuoriesce dai canoni musicali attuali, di alternativo.

Altre considerazioni che ho visto fare più volte su Hurricane sono in merito alla somilgianza con Mezzanine. In effetti il primo singolo estratto dall'album, Corporate Cannibal (accompagnato da un video altrettanto riuscito) ha assolutamente elementi avvicinabili alle sonorità che troviamo nel terzo album capolavoro dei Massive Attack: ritmica, batteria, basso ed anche chitarra sembrano prendere inspirazione da Mezzanine, ma, se si ascolta il resto dell'album, le differenze sono assolutamente rilevanti.
Dire che in Hurricane ritroviamo Mezzanine è come dire che Dummy dei Portishead, Blue Lines dei Massive Attack e Maxinquaye di Tricky sono album sovrapponibili, molto simili. Non è vero. Sono semplicemente album di artisti che affondano le loro radici nel trip-hop, ovvero in quello che nasce principalmente tra la fusione dell'hip hop e l'elettronica, così come gli U2 e i Rolling Stones lo fanno nel rock'n'roll.

Hurricane è un lavoro in cui la collaborazione di Tricky e le influenze provenineti da Bristol si fanno sentire in diverse tracce (This is, Corporate Cannibal) ma dove troviamo amche la giovane Grace Jones di Nightclubbing e Slave to the Rhythm, grazie anche alla produzione di Sly and Robbie e Brian Eno che rendono il tutto magnificamente pop (Williams' Blood, Well Well Well, Sunset Sunrise)
La traccia che in assoluto rappresenta una sintesi perfetta di quello che è adesso il suono di Grace Jones è però l'ultima, Devil In My Life, brano bellissimo, in cui si fondono alla perfezione orchestrazioni moderne a sonorità più dark, provenienti da quelli che furono i fantastici anni 90 in quei di Bristol.

Voto 7

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